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Consigli per chi decide di avvalersi di un traduttore

Il traduttore professionista lavora verso la lingua madre

La traduzione del vostro catalogo in tedesco o in russo è lavoro per un madrelingua tedesco o russo. Un traduttore professionista italiano traduce dalla lingua straniera nella propria lingua madre: l’italiano, appunto.
Forse questo principio di base non è sempre ovvio per chi acquista una traduzione, ma se a trascurarlo è il traduttore, rischiate di ricevere un servizio qualitativamente scadente anche sotto altri aspetti.
D’accordo, le eccezioni esistono, ma non sono mai molte. Se il fornitore che avete contattato sostiene di essere un caso raro, chiedetegli di visionare qualche lavoro svolto. Se la traduzione è effettivamente accurata e scorrevole e se il traduttore garantisce la stessa qualità anche per il vostro testo, vale la pena di provare. A volte un traduttore particolarmente esperto in una materia è disposto a lavorare anche verso la lingua straniera. In quel caso, prima di andare in stampa, la traduzione deve essere accuratamente rivista da un madrelingua con una buona sensibilità linguistica. Una rapida occhiata di controllo non basta.
 
I traduttori che vivono lontani dal loro paese d’origine perdono il contatto con la lingua madre? Forse nella fascia bassa di mercato. Ma per i professionisti è un dovere mantenere aggiornate le proprie conoscenze linguistiche, sempre e ovunque.
 
Ogni lingua ha le proprie convenzioni tipografiche
Molti stampatori e impiegati sembrano ignorare questa regola o non darle molto peso. Spesso “sistemano” i testi in lingua straniera in modo che rispondano alle convenzioni della propria. In francese, ad esempio, i due punti sono preceduti da uno spazio vuoto e le virgolette si indicano con « ». In tedesco, i sostantivi cominciano con la lettera maiuscola. A differenza dell’inglese e del tedesco, in italiano, spagnolo e francese, i giorni della settimana e i nomi dei mesi si scrivono con l’iniziale minuscola. In spagnolo, poi, “n” e “ñ” non si usano indifferentemente. E così via. Negli Stati Uniti, uno striscione bilingue in inglese e spagnolo inneggiava ai “100 anos” di storia della città. Peccato che “ano” sia l’orifizio terminale dell’intestino.“Anno” è “año”.
Cosa dire di quel tipografo che, non conoscendo le lingue straniere, decise di tralasciare gli accenti quando usava le maiuscole in spagnolo? Ecco come la “CAMPAÑA” (CAMPAGNA) ELETTORALE si trasformò nella “CAMPANA” (CAMPANA) ELETTORALE.
Se una singola “gaffe” tipografica non è tragica, più errori di questo tipo rischiano di infastidire parecchio i lettori cui è rivolto il testo tradotto. Rispettate le convenzioni tipografiche di ogni lingua.
 
Essere traduttori ed essere bilingui sono cose diverse
I traduttori professionisti sono innanzi tutto persone capaci di produrre testi chiari e scorrevoli in una lingua diversa da quella del documento originale. In genere hanno anche una buona padronanza di una o più lingue straniere. Ma, cosa ancora più importante, sanno fare da ponte tra le lingue di lavoro e trasferire con efficacia il messaggio del testo originale nella propria lingua madre, usando stile e terminologia appropriati.
Il bilinguismo è un’altra cosa. Le persone bilingui parlano correntemente due lingue ma non sempre sono in grado di trasferire le informazioni da una lingua all’altra, specie per iscritto. L’esperienza dimostra che spesso chi si definisce “bilingue” ha la tendenza a sovrastimare le proprie capacità di comunicazione. Dal catalogo promozionale bilingue dell’Ente per il turismo di un paese dell’Europa centrale:
“Perché dovreste solo immaginare le cose? Lasciatevi sorprendere per davvero.
E proprio perché è così svariata, arricchisce in ogni momento. E proprio perché in un Paese così facilmente raggiungibile e così sicuro tutto è alla portata di mano, sorprende ogni visitatore. E proprio perché con il suo essere diversa conquista così velocemente tutti i vostri sensi, tutti i vostri pensieri e tutte le vostre passioni, vi rinvigorisce in un attimo.” Essere “bilingui” non significa di per sé essere dei professionisti della traduzione.
 
“Tradurre i termini tecnici non è difficile”: un mito da sfatare
D’accordo, la nomenclatura scientifica in settori come la botanica, la zoologia, ecc. è rigorosa e ha una valenza internazionale – se viene usata nel modo giusto. E di solito la traduzione dell’elenco illustrato delle parti di un serbatoio in un manuale di manutenzione non richiede particolari elaborazioni linguistiche.
Ma gli stessi tecnici che scrivono nella loro lingua madre non sono immuni dalle trappole in cui cade qualsiasi altro autore di testi: errori, ripetizioni e cadute di registro. I traduttori tecnici, come del resto tutti i traduttori, hanno il compito di assicurare che il testo prodotto nella lingua di arrivo sia leggibile e scorrevole almeno quanto l’originale.
Se lo è anche di più, tanto meglio. In fondo non è strano, perché il traduttore è un secondo specialista che affronta il testo, si concentra e mette in atto le proprie competenze. L’uso non corretto dei termini tecnici spesso è il segnale che al traduttore è stato chiesto troppo. Una buona soluzione consiste nel chiedere agli esperti interni all’azienda di fornire in partenza glossari e materiale di consultazione e di verificare con cura il testo definitivo.
Prima di andare in stampa, fate in modo che un traduttore professionista riveda ancora la grammatica, la sintassi e lo stile per un ultimo controllo, specialmente se gli esperti sono stranieri.
 
Come scegliere il fornitore giusto 
Andate oltre le eleganti brochure patinate e i discorsi commerciali suadenti per cercare di capire bene che tipo di servizio può offrirvi il potenziale fornitore di servizi di traduzione. Chiedete non solo i nomi dei clienti, ma anche esempi di traduzioni svolte e di testi che il fornitore giudica particolarmente riusciti. Se, ad esempio, si candida per realizzare la versione in lingua straniera del vostro sito web, date un’occhiata ad altri siti web sui quali ha già lavorato. Lo stesso dicasi per le traduzioni di brochure e interventi. Poi sottoponete i campioni di traduzione a un madrelingua di fiducia (per esempio un collaboratore o un collega della filiale straniera) per avere un parere. Se i fornitori hanno diversi anni di attività alle spalle ma non ricordano lavori degni di nota… ecco che avete un problema (e loro anche). Spiegate ai fornitori che il loro nome verrà pubblicato e comparirà nell’elenco delle persone che hanno collaborato alla realizzazione del documento. Pubblicare il nome del traduttore non vi costerà nulla e il fornitore avrà un motivo in più per consegnarvi un lavoro di prima qualità. Se i traduttori insistono per siglare le bozze di stampa per proteggere l’opera da successive modifiche o interventi di terzi, accettate senza timori: è nell’interesse di tutti.
Giocate d’anticipo: se avete deciso di tenere d’occhio i mercati esteri, cominciate a cercare bravi traduttori adesso. Quando preparate i testi da tradurre, date ai traduttori tutto il preavviso possibile. Controllate il controllabile,per esempio preparando un glossario interno (fra l’altro, è anche un ottimo modo di migliorare la coerenza dei testi originali). Lavorate insieme ai traduttori e al personale interno per realizzare una versione bilingue.
 
Una traduzione per ogni occasione
Per che cosa vi serve la traduzione (e di quale budget disponete)? Per la pubblicazione? Per semplice informazione?
Soltanto per farvi un’idea del contenuto del testo? Formulate un’ipotesi calcolando quante persone leggeranno i testi (si tratta di una campagna pubblicitaria nazionale o di un memo interno per una decina di collaboratori?) e valutate quali conseguenze potrebbe avere una cattiva traduzione sull’immagine o sulle responsabilità legali dell’azienda. A quel punto riconsiderate il budget. La traduzione è un settore formato da mercati di nicchia.
Persino la categoria delle traduzioni destinate “alla pubblicazione” comprende un’ampia rosa di fornitori e servizi, con una gamma di tariffe altrettanto vasta. Il team che ha svolto un eccellente lavoro sui manuali del software potrebbe non essere il più adatto a tradurre anche la relazione annuale dell’azienda. Per la pubblicità su riviste importanti o costosi cartelli segnaletici, ha senso acquistare testi della migliore qualità. Per brevi comunicazioni interne all’azienda o documenti a diffusione limitata, può bastare anche una traduzione meno “raffinata” (e meno costosa).
 

fonte: www.aiti.org